Sei un anziano e avverti spesso la sensazione di cadere? Ti gira la testa e hai nausea? Hai occhi pesanti e senso di instabilità e sbandamento continuo o improvviso? Oppure sensazione di testa vuota? Quando cammini ti sembra di perdere l’equilibrio?
Molto spesso c’è un problema di testa pesante per gli anziani. Magari non sei tu un anziano ma stai cercando di aiutare un tuo parente oppure potresti avere dei problemi simili.
Pensa che la frase “senso di sbandamento quando cammino” è proprio una ricerca che spesso fanno le persone per trovare la soluzione al loro problema di sbandamento nel camminare, anche se non sono anziani.
Perdita equilibrio per gli anziani: hai questo problema?
La perdita di equilibrio negli anziani è molto diffusa. Se avverti un senso di instabilità e sbandamento accompagnato dalla perdita di equilibrio nel camminare, contattami per una consulenza.
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INSTABILITÀ E SENSO DI SBANDAMENTO
Sei un anziano e hai più di 65 anni? Se hai risposto sì, potremmo tradurre i sintomi di cui ti ho scritto, con tre semplici parole: senso di instabilità e sbandamento.
In termini tecnici, parliamo di presbiastasia. L’anziano fatica a restare in equilibrio, la deambulazione diventa lenta e irregolare, il corpo oscilla e, come puoi facilmente intuire, il rischio di cadute rovinose con traumi e fratture diventa davvero alto. A tutto ciò, si aggiungono implicazioni non trascurabili sul piano psicologico.
Ci troviamo, quindi, di fronte a una problematica estremamente delicata e, ti anticipo già, non sempre di immediata soluzione perché le persone anziane sono affette, molto spesso, da più patologie e trattate con diversi farmaci.
Senso di instabilità e sbandamento improvviso: i sintomi
La sensazione di sbandamento e testa vuota e l’instabilità che riferiscono tanti anziani sono spesso accompagnate da altri sintomi.
- Vertigine
- Sensazione di cadere
- Disorientamento
- Sensazione di nausea
- Vomito
- Oscillazione della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca
- Giramenti di testa
- Stato d’ansia
- Paura
Queste manifestazioni possono essere di breve durata, ma in alcuni casi il senso di instabilità diventa continuo e può protrarsi anche per periodi di tempo più lunghi.
Senso di instabilità e sbandamento: le cause
Dopo aver illustrato i sintomi riferiti da tante persone anziane, è indispensabile soffermarsi sulle possibili cause all’origine del disturbo. Solo in questo modo sarà possibile pianificare il trattamento più adeguato.
Per prima cosa, ti suggerisco di rivolgerti al tuo medico curante perché l’instabilità e lo sbandamento potrebbero anche essere dovuti a patologie ben precise o all’assunzione di determinati farmaci.
Se non ci fosse nulla di tutto ciò, dovremo ricercare le cause del tuo malessere prendendo in considerazione un possibile problema alla vista, un disturbo alla cervicale o una disfunzione propriocettiva.
Ecco le cause del senso di sbandamento.
Problema alla vista: occhi pesanti e senso di sbandamento
Il senso di instabilità e lo sbandamento potrebbero essere imputabili al cosiddetto strabismo paralitico. Questo disturbo comporta una progressiva paralisi del muscolo oculare con conseguente incapacità della persona di muovere gli occhi contemporaneamente e nello stesso modo.
Lo strabismo paralitico è generalmente dovuto a lesioni nervose o traumatiche e processi infiammatori. Causa la diplopia (o visione doppia) ed è accompagnato dalla comparsa di vertigini, mal di testa, fotofobia e disorientamento.
Molte persone affette da strabismo paralitico accusano inoltre, molto spesso, un fastidioso dolore al collo (torcicollo oculare) imputabile alla posizione assunta con la testa per consentire la visione binoculare.
Disturbo alla cervicale, instabilità e sbandamento
L’instabilità e lo sbandamento possono anche derivare da un problema alla cervicale perché gli anziani sono innegabilmente più soggetti ad artrosi, discopatie e protusioni discali.
Con il passare degli anni, le vertebre cervicali si usurano premendo sui nervi e causando dolore. Analogamente, i dischi intervertebrali si deteriorano arrivando talvolta a comprimere le radici nervose in uscita dal midollo spinale.
Tutto ciò può essere alla base di un senso di instabilità e sbandamento anche accompagnato da mal di testa, giramenti di testa e nausea.
Disordine propriocettivo
Come ho già avuto modo di dirti in diverse occasioni, il nostro cervello riceve ed elabora molte informazioni per mantenere il corpo in equilibrio. Questi dati arrivano:
- dai sensori dell’orecchio interno (sistema vestibolare)
- dagli occhi (sistema visivo)
- dai sensori presenti nei muscoli e nelle articolazioni (sistema propriocettivo).
Il risultato di questa complessa elaborazione dei dati è la nostra capacità di restare in piedi, muovere gli occhi, camminare e avere una postura. Più in generale, acquisiamo il pieno controllo di tutti i movimenti eseguiti e la percezione esatta del corpo e della sua posizione nello spazio circostante.
Se però in questo complesso circuito qualcosa si guasta,
ecco che avvertiamo vertigini e squilibrio.
Come potrai facilmente intuire, il passare degli anni non gioca certo a nostro favore ed è, dunque, possibile un deterioramento del sistema che garantisce l’equilibrio del corpo.
Se vuoi saperne di più sul deficit propriocettivo, ti suggerisco di leggere questo mio approfondimento su Deficit Propriocettivo (SDP) posturale, vertigine propriocettiva.
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Ecco come risolvere il senso di instabilità e sbandamento
Per risolvere il senso di instabilità e sbandamento, è bene rivolgersi a un posturologo per sottoporsi a un esame visuo-posturale e intraprendere, in caso di un esito positivo, un percorso di riabilitazione.
Come ho già avuto modo di dire, i disturbi alla vista possono tradursi in atteggiamenti posturali scorretti e, analogamente, questi ultimi possono compromettere la vista. E se desideriamo aggiungere ancora un tassello, possiamo dire che tutto ciò causa un prevedibile malessere associato a nausea, sensazione di ondeggiare, mal di testa e vertigini.
Esame visuo-posturale e riabilitazione
Durante la visita, vengono eseguiti diversi test visivi nel corso dei quali viene valutata la funzionalità del sistema visivo e, nello stesso tempo, si indaga il suo rapporto con l’assetto posturale. Se dagli accertamenti emerge un problema di dispercezione, allora si procede con la riabilitazione visuoposturale e la correzione prismatica.
La riabilitazione visuoposturale prevede una serie di sedute di training visivo e posturale nel corso delle quali vengono proposti esercizi standard, ma nello stesso tempo personalizzati in relazione al caso specifico.
La correzione prismatica si fonda, invece, sull’uso di prismi percettivi attivi da inserire nelle tradizionali lenti degli occhiali. Questi ci aiutano, difatti, a correggere il deficit propriocettivo riducendo il disagio avvertito (instabilità, vertigini, capogiri, dolore alla cervicale) e, nel caso di diplopia, ci permettono di ristabilire la visione binoculare singola.
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