Imparare a leggere: l’importanza dell’analisi visiva

Tuo figlio ha disturbi dell’apprendimento? In questo articolo ti parlerò nello specifico delle cause e dei sintomi, con approfondimenti sulle varie difficoltà e i problemi che spesso i bambini hanno in questo ambito, per trovare la soluzione legata alla vista. Sono un optometrista specializzato in questo settore.

Cosa sono i disturbi dell’apprendimento?

I disturbi dell’apprendimento sono disordini del neurosviluppo in grado di compromettere l’acquisizione, la comprensione, l’organizzazione e l’applicazione di informazioni verbali e non verbali. Cominciano durante gli anni scolastici e generalmente colpiscono bambini con un quoziente intellettivo nella media o sopra la media.

disturbi dell'apprendimento scolastico bambini

Come riconoscere i disturbi dell’apprendimento

Ci sono alcuni campanelli d’allarme potenzialmente indicativi di disturbi dell’apprendimento e tra questi figurano:

  • difficoltà a leggere e/o scrivere
  • difficoltà in matematica
  • scarsa memoria
  • scarso livello d’attenzione
  • difficoltà nella comprensione e nell’esecuzione delle istruzioni
  • difficoltà nella distinzione tra destra e sinistra
  • scarsa coordinazione motoria
  • frequente perdita di compiti, libri scolastici o altri oggetti
  • scarsa comprensione del concetto di tempo (ieri, oggi, domani)

Se tuo figlio manifesta alcuni di questi sintomi di apprendimento, potrebbe soffrire di un disturbo di apprendimento.

Le cause dei disturbi dell’apprendimento

I disturbi dell’apprendimento possono essere causati da:

  • componente genetica
  • nascita prematura o post-termine
  • scarso peso alla nascita
  • esposizione a tossine
  • traumi alla testa
  • infezioni al sistema nervoso centrale
  • asfissia perinatale
  • neoplasie
  • isolamento sociale

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Quali sono i vari disturbi dell’apprendimento?

I disturbi dell’apprendimento possono essere non specifici o specifici.

 Disturbi non specifici dell’apprendimento

I disturbi non specifici dell’apprendimento causano difficoltà nell’acquisizione di nuove conoscenze non solo in ambito scolastico e sono riconducibili a:

  • epilessia
  • autismo
  • disabilità intellettiva
  • disturbo da deficit dell’attenzione ed iperattività

 Disturbi specifici dell’apprendimento

In generale, si fa riferimento ai disturbi specifici dell’apprendimento (o DSA). Questi non sono associati ad alcuna disabilità sensoriale (vista, udito) o intellettiva e neppure a deficit neurologici. I DSA comprendono dislessia, disgrafia, discalculia e disortografia, condizioni che si possono presentare singolarmente o in comorbilità.

  • Dislessia: il bambino confonde le lettere, non riesce ad imparare l’alfabeto e commette errori nella lettura. Questa risulta scorretta, poco precisa, lenta e di difficile comprensione.
  • Disgrafia: il bambino fatica a tenere la penna ben salda in mano, commette costanti errori ortografici e non riesce a riprodurre graficamente numeri e lettere
  • Discalculia: il bambino fatica a riconoscere i numeri e li scrive con difficoltà, ha problemi a svolgere le operazioni di base e non impara il significato dei simboli matematici
  • Disortografia: il bambino commette errori di scrittura sostituendo ed invertendo grafemi, usa le doppie in modo scorretto, omette accenti ed apostrofi, non usa la lettera h correttamente e suddivide le parole in sillabe nel modo sbagliato

Secondo quanto riportato dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, i bambini dislessici sono 187. 693 (anno scolastico 2018-2019) e la dislessia è il DSA più diagnosticato.

Vuoi approfondire sul tema? Leggi questo articolo sulle differenze tra disgrafia e disortografia.

Il ruolo di occhi e vista nella lettura

Se tuo figlio ha difficoltà a leggere, potrebbe soffrire di disturbi dell’apprendimento scolastico ed essere più precisamente dislessico. Per capire meglio come legge e come aiutarlo, ti consiglio di leggere anche questo articolo su come legge il bambino dislessico, con approfondimenti su questo argomento e utili informazioni per aiutarti a comprendere le origini della dislessia.

Vizi di refrazione e acuità visiva

Alcuni bambini possono essere miopi, astigmatici o ipermetropi, ma non vi è alcuna correlazione tra la dislessia ed i vizi refrattivi. Una certa ipermetropia è per esempio normale nei ragazzini, ma nella maggior parte dei casi non ha alcun significato patologico. I bambini con ipermetropia non corretta fanno però spesso fatica a leggere e fare i compiti, ma ciò non significa essere dislessici.

Altri bimbi possono essere affetti da occhio pigro (o ambliopia), disturbo responsabile della ridotta capacità visiva di un occhio che porta il bambino a non distinguere le lettere tra loro vicine. Così la lettura è più lenta ma non associata a dislessia. Infine, nistagmo, cataratta bilaterale e problemi alla retina o al nervo ottico possono alterare l’acuità visiva pur non essendo responsabili delle difficoltà di lettura.

Movimenti oculari

Quando leggiamo, i nostri occhi si spostano sulla pagina con una serie di movimenti meglio noti come saccadi, fissazioni e inseguimenti.

Le saccadi sono movimenti rapidi ed essenziali nel processo di acquisizione ed elaborazione delle informazioni contenute nel testo. Più precisamente, ci consentono di passare alla parola o alla riga successiva facendo coincidere la zona d’interesse con la fovea (regione della retina con massima acuità visiva).

Le fissazioni si riferiscono, invece, al numero di parole lette tra un movimento saccadico ed il successivo e sono fondamentali per la decodifica delle lettere che formano le parole.

Gli inseguimenti sono movimenti lenti che ci permettono di catturare il maggior numero possibile di dettagli nell’oggetto che si sposta davanti al campo visivo. Non sono coinvolti nel processo di lettura, ma correlati alla capacità di eseguire movimenti saccadici fini.

Secondo quanto riportano alcuni autorevoli studi in materia, esiste una correlazione tra la dislessia ed un’alterazione dei movimenti oculari. Nel corso della lettura, i bambini dislessici eseguono un maggior numero di predetti movimenti e si registra anche l’aumento delle fissazioni.

Accomodazione, convergenza e binocularità

Vediamo ora l’impatto di deficit di accomodazione, convergenza e visione binoculare nel processo di lettura.

L’accomodazione è la capacità dell’occhio di mettere a fuoco gli oggetti vicini e lontani. I disturbi dell’accomodazione non interferiscono con i processi di decodifica delle informazioni, ma possono mettere a dura prova la concentrazione del bambino.

La convergenza può essere definita come la fusione delle informazioni raccolte dagli occhi. Ci consente, dunque, di vedere un’unica immagine e non avere una visione doppia. Deficit di convergenza possono ripercuotersi sul livello di attenzione di un bambino, ma non sono responsabili di problemi di decodifica delle informazioni.

La  binocularità è, infine, la capacità di integrare le informazioni raccolte dagli occhi per percepire così una sola immagine. Scarse integrazioni possono determinare una lettura più lenta, difficoltà nella comprensione del testo e stanchezza oculare.

Memoria visuale, lateralità, orientamento spaziale, chiusura visuale e discriminazione visuale

La memoria visuale è deputata all’elaborazione delle immagini ricevute. È di competenza dell’emisfero cerebrale destro e si riflette sulla nostra capacità di riconoscere e memorizzare una sequenza di lettere o parole in un determinato contesto. Una scarsa memoria visuale può, quindi, creare difficoltà nel processo di ordinamento delle lettere all’interno di una parola.

Alcuni bambini possono, inoltre, percepire con fatica la destra e la sinistra. Questa condizione si riscontra spesso tra i cinque ed i sei anni e può diventare preoccupante se non risolta. Disturbi della lateralità possono, difatti, compromettere le capacità del bambino di riconoscere lettere e/o numeri scritti nel modo corretto o girati. Come comprenderai, disordini della lateralità possono ripercuotersi sulla capacità corretta di scrittura e lettura.

L’orientamento spaziale si riferisce alla relazione tra la visione e lo spazio 3D. I processi di lettura e scrittura seguono una direzione molto chiara da sinistra a destra, ma tale sistema risulta favorevole ai destri. I mancini devono, dunque, adeguarsi ad un sistema a loro sfavorevole. Una direzionalità poco sviluppata può ripercuotersi sul processo di lettura e scrittura.

La chiusura visuale è la capacità di percepire un concetto o un’mmagine nella sua totalità anche senza essere in possesso di tutti i dettagli. Una limitata chiusura visuale può, dunque, impedire al bambino di capire a fondo ciò che legge.

La discriminazione visuale è, infine, la capacità di discriminare le caratteristiche distintive di diverse figure. Chi ha deficit in tale abilità, può entrare in confusione di fronte a parole simili che differiscono tra loro anche per una sola lettera.

Disturbi dell’apprendimento ed analisi visiva

La dislessia, come confermano i numeri, è uno dei disturbi dell’apprendimento scolastico più frequente. Se temi che tuo figlio possa essere dislessico, contattami per prenotare un test per la difficoltà di lettura.

Sottoporrò il bambino ad un’analisi visiva completa in modo tale da individuare possibili vizi refrattivi e disturbi dell’acuità visiva. Studierò i movimenti saccadici, la capacità di messa a fuoco a distanze ravvicinate e la coordinazione visuo-motoria.

Questi elementi e le loro eventuali loro alterazioni non sono necessariamente responsabili delle difficoltà di lettura e più in generale dei disturbi dell’apprendimento. Tuttavia, le scarse abilità visive possono divenire un ostacolo nel processo di apprendimento. Se sarà necessario, ti consiglierò lenti positive di performance in grado di prevenire l’affaticamento visivo e ti proporrò un programma di visual training (educazione visiva) per il potenziamento delle abilità visive.


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Se tuo figlio soffre di disturbi dell’apprendimento e noti difficoltà nella lettura, contattami per richiedere una consulenza e prenotare un’analisi visiva completa.
Sono un optometrista a Torino, specializzato sui disturbi dell’apprendimento.


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